CAMBIARE IDEA, CAMBIARE IL MONDO: CONVERSAZIONI SU FELICITA’ E SALUTE
lezioni di guarigione
alcuni esercizi respiratori …venivano praticati presso i monaci taoisti per rimanere svegli tutta la notte mantenendo la posizione seiza; arrestare il battito cardiaco , respirare a comando infine aiutavano a sviluppare il coraggio morale contro una malattia interessandosi delle parti interne del corpo. Implicava non solo la cura attraverso la respirazione, ma anche qualche torsione e posizione da seduti (seiza) per espellere forzosamente la malattia
la pratica senza pause
nellʼambito dei due cicli di moto -riposo il movimento deve essere arrestato ogni qualvolta il principiante sente che gli organi interni abbisognano di una pausa rigenerativa per per la scarica di tossine. La domanda biologica della pausa di scarico, è unʼavviso della natura e lʼattenzione a questo richiamo devʼessere ben compreso dal paziente. La regione del cervello chiamata anche il “centro del piacere”, riceve stimolo da ogni attività fisica.
Una volta svegliata, questa regione settale, scuote il paziente dal suo letargo. Se da una parte questo risveglio é benefico, dallʼaltra il pericolo sta nel credere, per molta gente, di sapere tutto, e di poter fare ogni esercizio senza riserva.
Ogni impazienza od agitazione nellʼesercitarsi cercando di avere successo, puoʼ dar libero sfogo ad unʼincalcolabile danno.
le due fasi
Inizia con uno speciale esercizio di fortificazione interna dipende il paziente se eʼ in grado di sopportare la posizione seiza oppure no. In tal caso saraʼ sdraiato. Inizia metodicamente un muscolo dopo lʼaltro, rilasciando dal principio lʼapice della testa, faccia, collo, i polmoni, il tronco,le spalle, le braccia, i polsi e le mani; poi viene interessato lo stomaco, il fegato , i visceri, le gambe, le ginocchia e i piedi,per finire all’estremità delle dita.
Lʼenergia ki, è universalmente disponibile, ed è una energia libera. Che fare quindi di unʼenergia libera? Qualcosa che si disciplina o come dice Freud …che si deve scaricare? Trasformare la nostra energia senza reprimerla è particolarmente indispensabile nei rapporti fra di noi; il problema è di trovare il modo di coltivare unʼenergia naturale che si conosce soltanto sotto forma di istinti, pulsioni o passioni piuʼ o meno patogene e reprensibili. Grazie alla coltivazione della respirazione e al suo potere di guarigione si puoʼ fare lʼesperienza di unʼenergia libera, ancora naturale ma giaʼ spirituale in quanto scaturisce da un pratica volontaria, in particolare dalla respirazione.! Reprimerla invece di coltivarla, ci priva di risorse energetiche di cui abbiamo bisogno per vivere come esseri umani e per condividere la nostra umanitaʼ